La scorsa estate sono stata qualche giorno fra Garfagnana e Lunigiana e ne ho approfittato per visitare la piccola Libreria Sopra la Penna di Lucignana. Mentre sorseggiavo uno spritz affacciata sul verde ho pensato che non potessi andarmene senza un libro e poiché mi ero da poco appassionata a Virginia Woolf scelsi il suo Gli anni, un romanzo dedicato al racconto di una famiglia nell’arco di mezzo secolo, alla ricerca di spunti per raccontare un giorno, chissà, la mia.

Da Virginia Woolf non ci si può aspettare un’avvincente saga familiare classica fatta di azione ed infatti non lo è. In fin dei conti nelle 400 pagine che compongono Gli anni non succede praticamente niente, o meglio, niente di quel che accade viene presentato come un evento degno di nota. Quel che realmente importa sono i pensieri, le riflessioni, gli occhi di chi osserva i fatti perché alla fine la vita reale è fatta di questo, di reazioni alle azioni più che di azioni stesse.

Ecco, con una precisione e un’eleganza formale formidabile Woolf trasporta chi legge nelle stanze che descrive, nei pensieri dei personaggi attraverso i quali vediamo la scena, le interazioni sono sempre falsate dal non sapere esattamente cosa pensa l’altro, esattamente come nella vita reale. Ma Virginia Woolf scrive in un modo tale che basterebbero anche solo le metafore che sceglie per immergersi nella lettura.

Consigliato per… non lo consiglierei appassionatamente perché non è un libro particolarmente avvincente, è però un romanzo in cui la qualità della lingua è essa stessa motivo di lettura.

Rispondi

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...