Tra le cose per cui essere grati nella vita inserisco senz’altro un buon libro quando si è al mare, soprattutto se si è soli e si è optato per pigre permanenze fatte di silenzio, mare e orari che seguono più le richieste del corpo che non quelle degli orari canonici. Ragazza, donna, altro di Bernardine Evaristo mi è stato consigliato e prestato da un’amica e si è inserito perfettamente in questo disordinato schema vacanziero, anche troppo visto che l’ho finito in un paio di giorni.
La storia in breve: siamo in una Londra contemporanea in cui si intrecciano le vite di dodici donne alle quali è dedicato un capitolo ciascuna. Si parte con Amma, regista teatrale lesbica, nera e militante che finalmente riesce a portare in scena un suo spettacolo al National Theatre da cui era sempre stata esclusa. Dalla sua storia si dipartono quelle delle altre undici donne, etero e gay, nere e di sangue misto, giovani e anziane; ricche, povere, artiste, insegnanti, attiviste transgender, tutte unite in un unico calderone che è la vita.
Bernardine Evaristo tratta le vicende delle sue protagoniste con forza e delicatezza, senza vittimismi, trasportando chi legge in tutte le pieghe dell’esistenza di queste donne, nei loro amori e dolori, nelle lotte ancora più dure per loro per affermarsi e stabilire che ci sono anche loro al mondo, con tutte le loro dignità, contraddizioni e umanità.
Soprattutto, Ragazza, donna, altro è un grande affresco sul mondo contemporaneo, sulla normalità nello straordinario, su come aspetti che vengono dipinti come scabrosi, “contro natura”, in realtà abbiano al proprio interno solo una necessaria e dovuta affermazione di sé che nulla toglie agli altri e molto dà a se stessi. Infine ho trovato molta più chiarezza nel mostrare la dignità e naturalezza di ogni appartenente allo spettro LGBTQ+ in questo romanzo che in qualsiasi articolo sull’argomento.
Consigliato per chi vuole perdersi in vite che non sono la sua.