Ho letto questo libro su consiglio di un’amica e sono incappata in quello che insieme a “Orlando” di Virginia Woolf sarà presumibilmente il mio libro dell’anno.
Il libro è scritto in prima persona da Louise che conosciamo bambina agli inizi degli anni ’80 in un paesino del Westerwald e che ci accompagnerà nel suo mondo fino all’età adulta. Louise presenta al lettore la strampalata comunità del suo paesino con gli occhi di una bambina e con sguardo leggero continuerà a farlo mentre lei cresce e gli adulti intorno a lei invecchiano. C’è la nonna Selma che ogni volta che sogna un okapi qualcuno muore, l’ottico segretamente (almeno per Selma) innamorato della nonna, l’amico Martin che solleva qualunque cosa possa essere pesata e vari altri personaggi di questa bizzarra comunità.
“Quel che si vede da qui” è un libro profondo ma con grazia e leggerezza, capace di raccontare l’amore e l’intimità senza banalità e barocchismi. Un libro capace di far ridere in giornate “no” e di commuovere, un libro che trasmette ogni emozione di cui è impregnata la carta al suo lettore.
Consigliato per chi vuole perdersi in una leggiadra fiaba moderna.