Ho sempre temuto Virginia Woolf fino a che una chiacchierata in discoteca (proprio così) a inizio 2020 mi ha convinta ad affrontare questo pilastro della letteratura moderna.
“Orlando” è una sorta di fiaba che si svolge a cavallo di tre secoli, dall’epoca elisabettiana agli anni ’20 del Novecento, in cui, sulle ali di una narrativa pura e avvincente, con disarmante chiarezza si srotola la complessità mentale di Virginia Woolf su temi quali l’amore, la sessualità, la liquidità sessuale, il ruolo della donna nella società, i ruoli e i loro schematismi in generale.
Virginia Woolf lo dedicò a Vita Sackville-West creando, secondo il figlio di quest’ultima, “la più bella lettera d’amore mai scritta”.
Moderno, profondo, a suo modo anche leggero nel senso più poetico del termine, gender fluid prima che diventasse attuale, apre a una miriade di riflessioni che appartengono alla contemporaneità.
Consigliato per chi vuole leggere un saggio, una fiaba, una storia d’amore, una scrittura complessa e semplice allo stesso tempo, senza annoiarsi.
Un pensiero riguardo “Virginia Woolf – Orlando”