Per rimanere nel filone “modi diversi di raccontare saghe familiari”, ho seguito il consiglio di un’amica che mi ha consigliato Quando Teresa si arrabbiò con Dio di Alejandro Jodorowsky benché il poco Jodorowsky che ho seguito mi ha fatto un po’ storcere la bocca.
A dire il vero le prime pagine del romanzo mi hanno piacevolmente sorpresa e anche divertita. Hai fatto bene ad abbandonare il pregiudizio su Jodorowsky, mi dicevo, peccato che la sensazione sia durata ben poco. Mi è molto difficile parlare di Quando Teresa parlò con Dio perché finirlo è stato un sollievo e lo so che Pennac dice che si può anche accantonare un libro che non ci piace ma un po’ per amicizia e un po’ per capire dove volesse andare a parare l’autore, ho voluto portarlo a termine.
La storia in breve: Jodorowsky ricostruisce la storia della sua famiglia, cileni ma di origine ebreo-russa tra personaggi mitologici e storia reale. Il punto è che una storia con un potenziale narrativo enorme diventa una lunga sequenza di ebraismo, violenza e sperma in tutte le salse, dando l’impressione di trovarsi solo in una sequela di perversioni che così reiterate finiscono per rendere la lettura anche piuttosto sgradevole. Peccato.
Consigliato per no, non lo consiglierei.